Windows 10: sicurezza e privacy - Installazione (1)

Monitorando il traffico di una versione di Windows 10 con le impostazioni settate per garantire la maggior privacy all’utente, si potrebbe dimostrare (il condizionale è d’obbligo in quanto la connessione cifrata non consente l’ispezione dei pacchetti dati) che potrebbe esserci comunque un problema per la privacy, considerato che:

  • anche disattivando la ricerca sul web di Cortana, quando si cerca localmente un file, c’è comunque l’invio di una richiesta a bing.com e questa richiesta contiene un ID che persiste anche dopo riavvii di sistema;

  • c’è comunque un traffico dati periodico (probabilmente dati di telemetria) verso un server Microsoft che sembrerebbe legato a OneDrive, anche se questo ultimo è stato disabilitato, anche se si utilizza Windows con un account locale (non account Microsoft) e anche si è bloccato la telemetria con le Group Policy;

  • anche impostando un proxy di sistema (utilizzato, in questo caso, per permettere la cattura del traffico di rete) ci sono delle richieste verso un sistema di computer collegati in rete tramite Internet, che collaborano in maniera trasparente, sotto forma di sistema organizzato, per distribuire contenuti che bypassano il proxy.

Tuttavia non è chiaro capire quali dati Microsoft raccoglie. Andando a rileggere la licenza di utilizzo e l’Informativa sulla privacy, che si sono implicitamente accettate con l’utilizzo di Windows 10, possiamo farci un’idea abbastanza chiara di quali sono questi dati: tutti quelli che passano dai servizi di Microsoft!! E se consideriamo i numerosi servizi offerti (che comprendono, fra gli altri, Bing, Cortana, Groove Music/Movies & T_V, Servizi Microsoft Health, MSN, Office, OneDrive, Outlook.com, Silverlight, Skype, Xbox), è facile capire che sono poche le informazioni che possiamo tenere nascoste!! Inoltre Microsoft non si accontenta nemmeno dei
“soli” dati forniti esplicitamente/consensualmente dall’utente ma “interessi e preferiti dell’utente possono anche essere ricavati o dedotti da altri dati raccolti”, così come esiste la possibilità che
Microsoft ceda a terzi il compito di inviare annunci basati sugli interessi (questo comporta che anche i “terzi” vengono a conoscenza dei nostri dati!).

Come sempre qualcosa può essere fatto per limitare, almeno un po’, l’ eccessiva curiosità di Microsoft nei nostri confronti anche se qualcosa dovrà comunque essere “sacrificato” in termini di usabilità.

NOTA: il sistema di riferimento è un’installazione pulita (da 0) di Windows 10 versione 1703.

Installazione
In fase di Installazione, occorrerà procedere:
scegliendo un utente locale



Non impostare “Cortana” come assistente personale…

e scegliere di disattivare TUTTE le impostazioni di privacy per il tuo dispositivo

State tranquilli non succederà nulla… Fatto questo e completata l’installazione si potrebbe pensare che… “Ok ora sono tranquillo…”. Per toglierVi ogni dubbio, basta aprire Impostazioni e anche solo qui potrete rendervi conto di quanto i Servizi di Microsoft e soprattuto le App - come detto sopra - condizionino tutto quello che Microsoft potrebbe prendersi dal Vs PC.


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