Un re a New york 1957 Charlie Chaplin

Film cone questo sono oltre che comici, ironici ed amari, una visione della vita ed un insegnamento a chi ha meno esperienza di essa.
Facile commentare capolavori di questa portata, la storia è un’accusa ben precisa al capitalismo, che è bene rion dimenticare, non è un modello di sviluppo, bensì di sfruttamento.
Tanti ce lo hanno detto in tempi meno sospetti, non perchè conoscevano gli eventi che sarebbero seguiti, ma conoscevano bene l’animo umano, la sua finta bontà che camuffa sete di potere, egoismo, cattiveria ogni oltre limite.
Penso a Rivette ed al suo splendido " Parigi ci appartiene ", a Debord ed al suo fondamentale " la società dello spettacolo ", a Bunuel, al primo Fritz Lang, Pabst e tanti altri, ognuno di loro ha approfondito aspetti dell’essere umano, ma si potrebbe continuare con scrittori monumentali come Dostoevskij,Rousseau, per arrivare a Eduardo Galeano.
La storia è quella di un re che si rifugia a New York in fuga dal suo regno, la scena che si trova anche su youtube è un capolavoro assoluto di ironia, verità ed amarezza, basta cercare " il piccolo anarchico " Chaplin.

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