aMule AdunanzA può essere installato su i dispositivi del progetto Raspberry PI basato su processori ARM.
Prerequisiti
Per utilizzare aMule AdunanzA sul Raspberry PI non ci sono complesse operazioni preliminari da seguire, a patto di aver eseguito un’installazione regolare di una delle distribuzioni Debian-based (Raspbian, XBian, RaspBMC ecc)
Da notare che, sebbene non sia necessario, è fortemente consigliato l’utilizzo di un hard-disk esterno per conservare perlomeno le cartelle Incoming e Temp.
Questa accortezza è rivolta a preservare la SD da usura precoce, non essendo progettata per un elevato numero di letture e scritture.
In tal caso è consigliato formattare il disco con un file system nativo di linux, ext3 o ext4, l’utilizzo di altri file system (tipo NTFS) possono portare ad un impegno eccessivo della CPU durante le continue operazioni di lettura e scrittura.
Ovviamente vista la modesta CPU del raspberry si userà amuled, ovvero il demone di amule, e lo si controllerà da remoto con un PC con la GUI remota.
Premessa
Attualmente la versione stabile di aMule AdunanzA è la 2012.1 basata su Amule ufficiale 2.3.1
mentre in beta c’è la versione 2015.1 rev 546
Quale versione usare? io vi consiglio di provare prima la stable e, in seguito, se non avete avuto problemi, provare a compilare la beta.
Installazione e compilazione##
Tutte i comandi seguenti devono essere eseguiti da shell (linea di comando)
aggiorniamo il sistema
$ sudo apt-get update && sudo apt-get upgrade
.
Installiamo le dipendenze necessarie alla compilazione:
$ sudo apt-get install build-essential subversion-tools cvs autogen automake1.10 libgtk2.0-dev zlib1g-dev libpng12-dev libgd2-xpm-dev libcrypto+±dev libgeoip-dev libglib2.0-dev libwxgtk2.8-dev flex bison gettext binutils-dev autopoint libupnp6-dev libupnp6
.
A questo punto è necessario scaricare la versione di Amule desiderata, qui trovate la versione stabile e qua la beta
quindi se volessimo compilare l’ultima beta dal repository svn, posizioniamoci in una directory dove scaricheremo i sorgenti e diamo il comando:
$ svn co http://svn.code.sf.net/p/amule-adunanza/code/branches/MoonRiver/ amule-adunanza
(quel numero che vedete dopo River/ non fa parte del comando ma è il numero di click, nn prendetelo in considerazione nel copia/incolla)
dopo aver scaricato i nostri sorgenti lanciamo l’autogen
$ cd amule-adunanza
$ ./autogen.sh
.
ed infine lanciamo il nostro configure
$ ./configure --enable-optimize –disable-debug –enable-amule-daemon –disable-geoip –disable-amulecmd –disable-webserver –disable-amule-gui –disable-monolithic –disable-ed2k
ora basta dare soltanto un make per iniziare la compilazione
.
$ make
Se non abbiamo commesso errori dopo circa 60/80 minuti la compilazione terminerà e non resta che lanciare l’ultimo comando per installare amuled nella directory giusta
$ sudo make install
che copierà il nostro demone, amuled, in /usr/local/bin/
ora non resta che lanciare e configurare il nostro amuled, ma non è lo scopo di questa guida!
Buona condivisione
Extra info
Quelle che seguono sono informazioni aggiuntive che spiegano le opzioni passate al configure.
Diamo un’occhiata alle opzioni principali che abbiamo dato al configure
–enable-optimize ottimizzazione per la nostra CPU
–disable-debug si disabilitano le opzioni per il debug, ovvero le info per gli sviluppatori
–enable-amule-daemon si compila il demone di amule: amuled
–disable-geoip si disabilitano le bandierine nazionali di amule (non useremo amule quindi non servono)
–disable-amulecmd –disable-webserver –disable-amule-gui –disable-monolithic –disable-ed2k: non compiliamo amulecmd, il webserver, la GUI, amule e ed2k
Con le ultime versioni beta di amule è possibile compilarlo aggiungendo anche le librerie Boost C++, attualmente alla versione 1.59
Se avete installato boost in /home/pi/boost_1_59_0 basta aggiungere al configure questo ulteriore parametro:
–with-boost=/home/pi/boost_1_59_0/